Su questo nostro sito, che auspichiamo
diventi presto un punto di riferimento, vogliamo dare voce anche a coloro che stanno
facendo esperienza viva della nevralgia del pudendo. Queste testimonianze sono molto
preziose, perché non c’è nulla come l’esperienza che possa insegnarci qualcosa
di davvero utile. Le loro storie ci aiuteranno a capire quali sono i muri contro
cui il paziente va a sbattere, le difficoltà ad avere una diagnosi in tempi
brevi, quali le strategie per stare meglio, ecc.
E tutto ciò servirà a identificare i
punti deboli di tutto un sistema che va cambiato e migliorato per accorciare il
periodo di sofferenza dei pazienti.
Ringrazio quindi di tutto cuore 💙 Lorenzo,
il primo a rompere il ghiaccio.
(immagine dal web) |
Per
motivi di sbandamenti e vertigini, mi sono recato da un chiropratico
specializzato sul tema. Dopo una seduta base dove la mia spina dorsale, dal
collo all’osso sacro, è stata letteralmente “tirata” con una così detta
“manovra di aggiustamento”, me ne sono tornato a casa più o meno barcollante.
Due giorni dopo, di notte, mi sono svegliato di soprassalto con delle terribili
fitte di dolore nella parte genitale - anale, un dolore inspiegabile un misto
tra bruciore e scossa elettrica. Era Febbraio del 2018.
Ero
disperato, passavo le notti a fare impacchi di ghiaccio per alleviare il
dolore, impossibile sedermi, il camminare funzionava solo lentamente con pause
ogni 100 metri. Così ho iniziato il classico pellegrinaggio medico: urologi,
neurologi, medici generici, tutti mi guardavano come se fossi pazzo, cercando
la diagnosi in una, a loro avviso, carente o non esistente vita sessuale.
Finalmente
dopo molti strapazzi, la via della vita mi ha portato da una neurologa che ha
subito capito il mio problema definendolo come un problema neuropatico legato
alla spina dorsale e alla pressione eccesiva su alcuni nervi, sicuramente e in
prima linea il nervo del pudendo. Per confermare la sua diagnosi ho fatto una
risonanza magnetica del piccolo bacino che ha confermato una NP tipo II,
purtroppo non ci sono altre diagnosi che possano confermarla.
Mi
sono subito rivolto ad Elena sapendo della sua nevralgia del pudendo. Elena mi
ha indicato con mano sicura la via da intraprendere, tipo di terapie,
l’importanza dei medicinali prescritti dalla neurologa, esercizi
fisioterapeutici mirati, eccetera. Detto fatto mi sono costruito un piano
giornaliero per provare tutte le tecniche consigliate in modo cauto e lento.
Certo
poi sta a te trovare cosa ti fa bene e cosa meno, a me aiuta molto la
meditazione, lo yoga nidra, il rilassamento muscolare progressivo e tutte le
forme di esercizi molto delicati, dolci e non invasivi. Un mio consiglio:
redigi giornalmente un diario cosi ti sarà più facile gestire e controllare i
risultati.
Sono
passati più di due anni e i miei miglioramenti sono notevoli, posso stare
seduto, anche se non a lungo, camminare non è più un grosso problema e la mia
forza di combattere è più forte che mai. Certo ci sono giorni dove il dolore
torna in forma aggressiva ma so cosa fare per dargli spazio e lasciarlo andare.
Non sono ancora guarito completamente, ma so che sono sulla via giusta e so
anche che guarire è possibile.
Non
smettere mai d’amare la vita in tutte le sue sfumature, trova forza e coraggio
nelle piccole cose, perditi inseguendo il volo di un uccellino, la corsa di uno
scoiattolo sul tronco, ascolta il ronzio di un calabrone paffutello in un fiore
profumato, lasciati coccolare dal calore del sole, sogna nei colori
dell’arcobaleno, e non perdere mai il filo di speranza!
Grazie
Elena.
Lorenzo-
Amburgo (Germania)
20.05.2020
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