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venerdì 29 aprile 2022

…vocabolario del dolore – no. 4

(immagine dal web)

Nocicezione

Il termine nocicezione deriva dall’unione di due parole latine: noceo, essere nocivo, e cezione, ricevere. Nonostante sia spesso identificata con il dolore, in realtà può esserci nocicezione senza che ci sia dolore.

La nocicezione può essere intesa come l’insieme di meccanismi che trasmettono lo stimolo dall’area periferica al sistema nervoso centrale, in cui viene tradotto in esperienza sensoriale.

Tutto questo avviene attraverso i nocicettori, le strade sulle quali gli stimoli viaggiano per raggiungere il nostro cervello sotto forma di sensazioni.

È evidente che il meccanismo di nocicezione è essenziale per la sopravvivenza, in quanto sistema preposto a proteggere il nostro organismo da quegli stimoli che possono rivelarsi dannosi.

Sebbene la nocicezione sia stata considerata per molto tempo come sinonimo di dolore, è ormai assodato che la nocicezione non deve necessariamente essere associata all’esperienza del dolore. È il caso di quando ci sottoponiamo ad un massaggio o qualcosa di analogo e il sistema nocicettivo si attiva, trasmettendo gli stimoli al sistema nervoso centrale che li traduce in sensazioni di piacere.

Sistema nocicettivo

Il nocicettore è solo una parte del sistema nocicettivo, che nel suo complesso può essere definito sinteticamente da:

·       insieme di fibre nervose afferenti (quelle che trasportano lo stimolo dalla periferia al centro);

·       diverse tipologie di neuroni sistemati in varie parti del sistema nervoso centrale (midollo spinale, tronco dell'encefalo, diencefalo e telencefalo).

Il sistema nocicettivo ha relazioni con altre aree cerebrali che permettono di associare ulteriori proprietà allo stimolo algico, quali ad esempio la componente motivazionale-affettiva. Verosimilmente nella complessa catena che elabora lo stimolo nocicettivo di partenza sono coinvolti anche vari circuiti talamo-corticali e limbici, che integrano le ulteriori proprietà.

(immagine dal web)

 

martedì 22 marzo 2022

…vocabolario del dolore – no. 3

(immagine dal web)

La parestesia è una condizione medica caratterizzata da un’alterata percezione della sensibilità ai diversi stimoli sensitivi (termici, tattili, dolorifici, vibratori) sia nell’insorgenza, quanto nella durata e nella dislocazione degli stessi.

Con il termine “parestesia” si intende anche un disturbo soggettivo della sensibilità consistente nell’insorgenza di una sensazione elementare (formicolio, pizzicore, solletico, prurito, punture di spillo, ecc.) in assenza di stimolazione specifica.

Solitamente la causa è da ricercarsi nella presenza di alterazioni di varia natura che vanno a interferire con il funzionamento del sistema nervoso (sia centrale che periferico).

In linea generale la parestesia è un fenomeno molto comune e reversibile e non è considerata una patologia in quanto tale, né tanto meno una specifica condizione patologica. Tuttavia, la presenza di parestesie è un segnale che può avere un valore clinicamente importante, in quanto viene riconosciuto come uno dei più comuni sintomi tipici del dolore neuropatico.

sabato 19 febbraio 2022

…vocabolario del dolore – no. 2

(immagine dal web)

L'iperalgesia è quando hai un'estrema sensibilità al dolore. Se soffri di questa condizione, il tuo corpo reagisce in modo eccessivo agli stimoli dolorosi, facendoti sentire un aumento del dolore. Puoi sviluppare iperalgesia se usi farmaci oppioidi o ferisci una parte del corpo.

Iperalgesia vs allodinia

L'iperalgesia è diversa dall'allodinia.

L'allodinia è quando le cose che di solito non causano dolore sembrano improvvisamente dolorose. Quando hai l'allodinia, provi dolore anche se un oggetto ti sfiora. Se soffri di emicrania, potresti avere familiarità con l'allodinia indotta dall'emicrania, quando diventi sensibile anche al minimo tocco.

Con l'iperalgesia, le cose che normalmente causano dolore si sentono più dolorose del solito. Ad esempio, è probabile che tu senta un dolore estremo in una parte del corpo precedentemente ferita.

Il sintomo principale dell'iperalgesia è l'elevata sensibilità al dolore.

Se la tua condizione è innescata da un infortunio, potresti riscontrare:

Iperalgesia primaria. Anche se non hai nuove lesioni o complicazioni, potresti sentire un dolore estremo vicino a un sito precedentemente ferito.

Iperalgesia secondaria. Il tuo dolore può sembrare diffondersi ad altre parti del corpo.

 

Tipi di iperalgesia

La tua risposta al dolore aumenta in modo anomalo se hai un infortunio o usi oppioidi. Ti rendono più sensibile al dolore e aumentano il rischio di sviluppare iperalgesia.

Ci sono diversi tipi di iperalgesia:

Iperalgesia indotta da oppioidi. Questo si riferisce alla maggiore sensibilità al dolore che senti dopo aver assunto oppioidi come eroina, morfina o fentanil. Gli oppioidi sono generalmente usati come antidolorifici. Ma dosi elevate possono invertire i loro effetti e aumentare il dolore.

Iperalgesia indotta da lesioni. Questo si riferisce a una maggiore risposta al dolore causata da una lesione ai tessuti o ai nervi. Potresti anche averlo dopo l'intervento chirurgico.

Può avere due sottotipi:

Iperalgesia primaria, che è un dolore estremo intorno alla parte del corpo lesa

Iperalgesia secondaria, ovvero quando il dolore sembra diffondersi dalla parte lesa ad altre parti del corpo.

giovedì 3 febbraio 2022

…vocabolario del dolore – no. 1

(immagine dal web)

Allodinia:        dolore dovuto a uno stimolo che di solito non provoca dolore, (esempio: dolore a una semplice una carezza, o al contatto con gli indumenti). Sintomo importante nei pazienti con dolore neuropatico. Osservato in varie neuropatie periferiche e disturbi del dolore centrale.

L'allodinia può essere sostanzialmente di due tipi:

1.Allodinia superficiale che si manifesta a livello di cute e mucose; quindi, il dolore percepito è, appunto, un dolore di tipo superficiale. Questo tipo di allodinia può differenziarsi in:

- 1a. Allodinia meccanica, provocata da stimoli meccanici non nocicettivi, quindi che normalmente non provocano dolore.  A sua volta, questa forma di allodinia può suddividersi in allodinia meccanica statica (quando è provocata da una leggera pressione esercitata sulla cute) o dinamica (quando è causata da un lieve sfregamento della stessa cute).
- 1b. Allodinia termica, provocata da stimoli termici, caldi o freddi che siano, anch'essi non nocicettivi.

2. Allodinia profonda che viene percepita, appunto, nei tessuti più profondi e a livello viscerale.

L'allodinia è il risultato di una disfunzione di elaborazione del dolore nel sistema nervoso chiamata sensibilizzazione centrale.

Il meccanismo che sta alla base dell'insorgenza dell'allodinia non è ancora stato identificato con esattezza ed è tuttora oggetto di studi e dibattiti, anche se il fatto che vi sia un coinvolgimento sia dei nocicettori, sia dei meccanocettori presenti in tutto l'organismo, è ormai una certezza.
Ad ogni modo, solitamente, l'allodinia non costituisce una patologia in sé, ma rientra nel quadro sintomatologico di una malattia o di altre condizioni patologiche di base, quali per esempio la sindrome fibromialgica, la sclerosi multipla, l’ emicrania, la sindrome dolorosa complessa, la nevralgia post-erpetica, la nevralgia del trigemino, la neuropatia periferica.