domenica 28 giugno 2020

…lezioni sul dolore – no. 10

 
(immagine dal web)


10. E' importante avere un buon medico che privilegia il rapporto umano


 Un giorno triste (…) ho scritto, sul retro della prescrizione, una poesia:

 Quando non c’è speranza di salvezza,
dove la morte non porta compimento,
lì cosa c’è, in che paese siamo?
Quello è il dolore, e noi lo attraversiamo.

Attraversare quel dolore potendo contare su un medico capace di buone rilevazioni cliniche, buoni consigli e buoni silenzi è una grande fortuna. Oltre a essere esperto di diagnosi e terapia, il medico non deve mai dimenticare che la persona malata ha perso qualcosa: la rappresentazione di sé a cui è abituata, il senso della sicurezza, a volte l’autostima. (…) Il medico è tale se riconosce questa solitudine e accompagna il paziente nel territorio della malattia. Non come un amico, non come un parente né come un religioso. Come un medico.”

(Dal libro Diagnosi e destino di Vittorio Lingiardi)


domenica 21 giugno 2020

...estate

(immagine dal web)

"C'è un giardino chiaro, fra mura basse,
di erba secca e di luce, che cuoce adagio la sua terra.
E' una luce che sa di mare. Tu respiri quell'erba.
Tocchi i capelli e ne scuoti il ricordo."
(Cesare Pavese)

Vi auguriamo un’estate meravigliosa, di sole dentro e fuori, e vi ricordiamo che noi non ce ne andiamo: siamo sempre qui a vostra disposizione e risponderemo a ogni vostro messaggio e telefonata.

Il dolore purtroppo non va in vacanza, così il nostro team marcherà presenza in ogni giorno di sole o pioggia che sia. Speriamo comunque che il caldo e il tempo lento che scandiscono questa stagione, possano portarvi un po’ di sollievo.


venerdì 12 giugno 2020

…homunculus, chi è costui?

(immagine dal web)

“Il dolore non è affatto un privilegio, un segno di nobiltà, un ricordo di Dio. Il dolore è una cosa bestiale e feroce, banale e gratuita, naturale come l’aria. È impalpabile, sfugge a ogni presa e a ogni lotta; vive nel tempo, è la stessa cosa che il tempo; se ha dei sussulti e degli urli, li ha soltanto per lasciar meglio indifeso chi soffre, negli istanti che seguiranno, nei lunghi istanti in cui si riassapora lo strazio passato e si aspetta il successivo.”
(Cesare Pavese)

Lontano da noi voler fare una classifica dei dolori. Poco o tanto abbiamo però fatto tutti l’esperienza di un forte dolore a un piccolo dente, e un piccolo trascurabile dolore in una zona più estesa come per esempio a un polpaccio. Perché questa differenza nella percezione?  Perché una parte del corpo molto grande non corrisponde a un grande dolore? Sembrerà una domanda molto banale, ma il motivo di questa discrepanza è piuttosto complesso e si riassume in una sola parola: homunculus.

Ce ne sono di due tipi, quello motorio e quello somatosensoriale.

A noi interessa quest’ultimo.

Definizione:

L’homunculus somatosensoriale è una mappa visiva di come le diverse parti del corpo vengono rappresentate a livello corticale. Le aree sono tanto più grandi, di dimensione maggiore, quanto maggiore è la loro importanza ai fini della percezione sensoriale.

Questa distorsione tra le dimensioni delle diverse parti corporee nell’homunculus dipende dalle differenze nella densità d’innervazione. Quanto più un’area del corpo è densamente innervata tanto più grande è la sua rappresentazione a livello corticale.

(immagine dal web)

Questo spiega perché un dolore localizzato agli organi genitali sia più devastante.

Come si può vedere da quest’altra immagine, la zona pudenda maggiormente innervata è di riflesso maggiormente rappresentata anche a livello di sistema nervoso centrale, alias nel cervello .

(immagine dal web)
 

I motivi vanno ricercati nella nostra evoluzione.

Pensiamo alle prime cose che fa un bambino, a come conosce il mondo. Utilizza le mani per raggiungere il capezzolo della mamma e con la bocca lo succhia e si alimenta.

La Natura ci ha pure dato organi genitali sensibili al piacere per facilitare la nostra riproduzione e perpetuare la specie.

Zone sensibili che tanto ci danno piacere se stimolate correttamente, tanto ci fanno soffrire se vengono ferite.


domenica 31 maggio 2020

...gestire il dolore a distanza


(immagine dal web)

“L’essenza della compassione è il desiderio di alleviare la
sofferenza degli altri e di sostenere il loro benessere.”

Qualche mese fa il mondo come lo conoscevamo si è fermato,  e noi con lui.
Questo ha avuto per alcuni i suoi vantaggi; è stato un momento di lutto per altri; uno tsunami per chi era al fronte. E per chi è affetto da malattie gravi e invalidanti è stato un problema di non poco conto. 
Una sfida costante da superare con inventiva ed equilibrismi. E la sospensione improvvisa di ogni terapia riabilitativa, ha significato un peggioramento del dolore.
Per fortuna per le urgenze, quelle buon anime di medici e terapisti c’erano sempre…. mascherati, guantati, disinfettati da capo a piede.
Per la quotidianità, c’era la telemedicina.
Ne parla il dottor Stefano Jann, neurologo specialista in malattie neuromuscolari.
Va precisato che nel suo ambito ha molti pazienti anziani, però quando parliamo di neuropatie dolorose comprendiamo tutte le fascie d'età.  clicca per vedere il video 

martedì 26 maggio 2020

...come aiutarci

(immagine dal web)
Cari amici, siamo appena nati come associazione e già iniziamo a compiere i primi passi.

Ci siamo imbarcati in questo progetto con una grande motivazione, e ben chiaro l'obiettivo di aiutare coloro che hanno nevralgie dolorose e che in particolare soffrono di nevralgia del pudendo.
Per fare ciò, ci serve anche il vostro sostegno.

Potete chiederci per email di ricevere le copie dei nostri volantini da esporre nelle sale d'attesa, nei saloni di parrucchiere, presso i centri estetici, nelle farmacie, da far girare fra la vs cerchia di amici e conoscenti, ecc.
Tutti modi per raggiungere quante più persone possibili.
Voi siete la nostra mano là fuori.

Potete parlare di noi, linkarci, visitare la nostra pagina facebook, commentare i nostri post. Potete invitarci a parlare di questa patologia poco conosciuta.



Versando un contributo annuale avrete la possibilità di diventare nostri soci sostenitori oppure soci ordinari se volete farvi coinvolgere un pò di più. Sarete i benvenuti alle assemblee e alle nostre manifestazioni anche donando un contributo libero. Ogni gesto di amicizia sarà accolto con molta gratitudine, e lo onoreremo con il nostro impegno.

Contributi soci:

Contributo socio sostenitore:    chf. 30.-/annuo

Contributo socio ordinario:      chf. 300.-/annuo (con diritto di voto alle assemblee)


Coordinate bancarie:

Beneficiario:
FILO DI SPERANZA
Associazione Svizzera per la nevralgia del pudendo e le neuropatie dolorose
c/o Centro Luvini
Via Giacomo Luvini 7
6900 Lugano

BANCA DELLO STATO DEL CANTONE TICINO
Viale H. Guisan 5, 6500 Bellinzona

IBAN: CH67 0076 4185 0317 9200 1

No. conto:             18503179.2001
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